Blog

Strasburgo, seduta del Parlamento Europeo del 25 novembre 2014

https://www.youtube.com/watch?v=UH_dSQlfa2g&list=UUMhxCspKYFnMHpdyUf4yMeg

Signora Presidente, onorevoli colleghi, è inutile nasconderci che la dimensione sociale e occupazionale della strategia Europa 2020, che avrebbe dovuto portare l'Europa verso una forte crescita inclusiva, debba essere necessariamente rivista, se non ripensata.

 

I suoi obiettivi sono rimasti tristemente sulla carta per l'incombere della crisi economica. Le ricette messe in pratica dall'UE negli ultimi anni e dagli Stati membri hanno in alcuni casi perfino peggiorato la situazione. È pertanto urgente reinvestire, perché di questo si tratta: di un investimento nella dimensione sociale dell'Unione, che deve necessariamente passare dal rilancio in seno al Consiglio europeo di quel social pillar (come definito dal documento dei quattro Presidenti) verso un'autentica Unione economica e monetaria, nonché dalla revisione delle politiche di spesa dell'Unione nella cornice della revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale. È una vergogna che l'ultimo quadro finanziario sia stato tagliato per la prima volta nella storia, viste le circostanze.

È deprimente anche la situazione del dibattito sul budget 2015, ancora bloccato. Bisognerà dunque mettere in campo nuovi strumenti per far fronte alla sempre più evidente polarizzazione socioeconomica di cui la nostra economia sta soffrendo, tanto all'interno dei singoli paesi membri quanto a livello europeo. Per avere l'Europa sociale dalla tripla A serve creare meccanismi di stabilizzazione automatica capaci di affrontare tali squilibri macroeconomici e sociali. Ne va della sopravvivenza della moneta unica, e per fortuna la Presidenza italiana ha messo questo argomento in agenda.