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Benifei tra i politici e gli intellettuali firmatari della lettera aperta promossa dall'On. Barbara Spinelli dopo il fallimento del golpe in Turchia.

Bruxelles, 23 luglio 2016

A: Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione

A: Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa

Gentile Alto Rappresentante /Vice Presidente Federica Mogherini,

Gentile Segretario Generale Thorbjørn Jagland,

Venerdì 15 luglio la Turchia è stata vittima di un tentativo di colpo di Stato che ha provocato più di 200 vittime, per la maggior parte civili, e più di 1400 feriti. Subito dopo, il Governo turco ha avviato un’epurazione su larga scala e del tutto sproporzionata in seno all’apparato statale. Dal giorno in cui ha avuto luogo il fallito colpo di Stato, fino al 20 luglio 2016, il numero complessivo di epurazioni (sospensione dagli incarichi e arresti) nel servizio pubblico ammonta a più di 61.000 persone. Le purghe hanno colpito in particolare i seguenti settori: ministero della Giustizia (2.875 giudici e pubblici ministeri); Ufficio del Primo ministro (257 dipendenti); ministero degli Affari interni (8.777 agenti di Polizia, Gendarmeria, governatori di distretti provinciali, governatori locali e personale); ministero dell’Istruzione nazionale (21.738 dipendenti sospesi); Consiglio dell’Educazione Superiore (116 professori, compresi 4 rettori, più 1.577 presidi di facoltà cui è stato chiesto di dimettersi); ministero della Famiglia e delle Politiche sociali (393 impiegati statali); ministero delle Finanze (1.500 dipendenti); Agenzia di Intelligence nazionale (100 dipendenti); Autorità di Regolamentazione del Mercato energetico (25 dipendenti); ministero dello Sviluppo (16 dipendenti); ministero delle Foreste e delle Risorse idriche (197 dipendenti); ministero dell’Energia e delle Risorse naturali (300 dipendenti); ministero dello Sport e della Gioventù (245 dipendenti); ministero dell’Ambiente e dell’Urbanizzazione (70 dipendenti); Consiglio supremo per Radio e Tv (29 dipendenti); Agenzia di Regolazione e Supervisione bancaria (86 dipendenti); ministero del Commercio e delle Dogane (176 dipendenti); Autorità garante della Concorrenza (8 dipendenti); Corte militare d’Appello (35 dipendenti); ministero della Difesa (7 dipendenti); Borsa di Istanbul (51 dipendenti).

È stata revocata la licenza di insegnamento a 21.000 docenti di scuole private.

Benifei è tra i politici e intellettuali che hanno sottoscritto la lettera aperta promossa da Barbara Spinelli dopo l'involuzione democratica e del diritto conseguente al fallito glope in Turchia.

Bruxelles, 23 luglio 2016

A Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione
E Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d'Europa
 
Gentile Alto Rappresentante /Vice Presidente Federica Mogherini,
Gentile Segretario Generale Thorbjørn Jagland,
 
Venerdì 15 luglio la Turchia è stata vittima di un tentativo di colpo di stato che ha provocato più di 200 vittime, per la maggior parte civili, e più di 1400 feriti. Subito dopo, il Governo turco ha avviato un'epurazione su larga scala e del tutto sproporzionata in seno all'apparato statale. Dal giorno in cui ha avuto luogo il fallito colpo di stato, fino al 20 luglio 2016, il numero complessivo di epurazioni (sospensione dagli incarichi e arresti) nel servizio pubblico ammonta a più di 61.000 persone. Le purghe hanno colpito in particolare i seguenti settori: ministero della Giustizia (2.875 giudici e pubblici ministeri); Ufficio del Primo ministro (257 dipendenti); ministero degli Affari interni (8.777 agenti di Polizia, Gendarmeria, governatori di distretti provinciali, governatori locali e personale); ministero dell'Istruzione nazionale (21.738 dipendenti sospesi); Consiglio dell'Educazione Superiore (116 professori, compresi 4 rettori, più 1.577 presidi di facoltà cui è stato chiesto di dimettersi); ministero della Famiglia e delle Politiche sociali (393 impiegati statali); ministero delle Finanze (1.500 dipendenti); Agenzia di Intelligence nazionale (100 dipendenti); Autorità di Regolamentazione del Mercato energetico (25 dipendenti); ministero dello Sviluppo (16 dipendenti); ministero delle Foreste e delle Risorse idriche (197 dipendenti); ministero dell'Energia e delle Risorse naturali (300 dipendenti); ministero dello Sport e della Gioventù (245 dipendenti); ministero dell'Ambiente e dell'Urbanizzazione (70 dipendenti); Consiglio supremo per Radio e Tv (29 dipendenti); Agenzia di Regolazione e Supervisione bancaria (86 dipendenti); ministero del Commercio e delle Dogane (176 dipendenti); Autorità garante della Concorrenza (8 dipendenti); Corte militare d'Appello (35 dipendenti); ministero della Difesa (7 dipendenti); Borsa di Istanbul (51 dipendenti).
E' stata revocata la licenza di insegnamento a 21.000 docenti di scuole private.

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Alcune personalità politiche e della cultura in Europa, tra cui Roberto SavianoGuy Verhofstadt, Felipe González, Mercedes Bresso, hanno presentato un manifesto per un Nuovo Rinascimento europeo, sottoscritto anche da Benifei. L'appello, conseguente all'involuzione del processo comunitario che ha visto il momento di massimo allarme con la Brexit, si fonda su cinque punti essenziali: 

- un rafforzamento della democrazia e della cultura civica europea
- una nuova fase in materia di sicurezza, difesa e protezione civile dei cittadini europei
- una strategia per accogliere e integrare i rifugiati e, se possibile, creare le condizioni per un loro rientro a lungo termine nei paesi di origine;
- una nuova politica industriale europea, basata su una crescita sostenibile, in grado di modernizzare le nostre economie e creare occupazione sui territori;
- il completamento dell’eurozona, con un funzionamento più efficace, per renderla motore di crescita e lotta alle disparità sociali;
- la creazione di un "Erasmus dei liceali", per avvicinare le nuove generazioni ad un sentimento di appartenenza comune.

Cliccando qui puoi leggere il testo completo e aggiungere la tua firma.

A due anni e mezzo dal lancio del programma Garanzia Giovani è opportuna una valutazione lucida sui benefici apportati e sui limiti riscontrati. A questo proposito Benifei ha presentato un'interrogazione a risposta orale alla Commissione e ha affidato ad un articolo su L'Unità di oggi una riflessione sugli effetti di questo strumento nei suoi primi anni di applicazione. Puoi leggere qui l'articolo completo.

Intervista di Benifei per il sito del Partito Democratico della Liguria

Alla vigilia del voto si aspettava questo risultato? E quali erano le previsioni da parte dei suoi colleghi parlamentari?

Devo confessare che non mi aspettavo un risultato di questo tipo. L’esito del referendum è stata una sorpresa nonostante fossi ben consapevole dell’incertezza dell’elettorato britannico, peraltro mostrata dai diversi sondaggi anche alla vigilia del voto. Gli stessi miei colleghi laburisti, impegnati nella campagna del remain, pur consapevoli della durezza e dell’asprezza del confronto, sono rimasti estremamente colpiti dall’esito finale. Un esito che ricordiamo, seppur di stretta misura, sembrava essere favorevole alla permanenza anche nelle prime ore dopo la chiusura delle urne. Come spesso accade, il voto degli elettori ha rivelato di seguire altre vie rispetto a quelle indicate dagli exit polls.

A chi va la vittoria e a chi altro la sconfitta in questo voto degli inglesi?

Senza dubbio il risultato del "leave" rappresenta una vittoria, benché temporanea e in prospettiva costosa, per una parte del partito conservatore inglese e delle forze euroscettiche e populiste del Regno Unito. I grandi sconfitti sono l’ala che fa capo al primo ministro Cameron nei Tory, i laburisti ma direi anche i 60 milioni di cittadini britannici, in particolare quelli che hanno creduto nel progetto europeo e ora sono i più consapevoli delle enormi difficoltà che dovranno affrontare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. I conservatori hanno giocato una partita tutta interna a se stessi e a spese del popolo britannico e dei cittadini europei. La loro strategia oggi mette a rischio la stessa tenuta del Regno Unito, con le fibrillazioni che sono comparse in Scozia e in Irlanda del Nord. Sono purtroppo convinto che, presto, tutti si accorgeranno che la Brexit non ha lasciato veri vincitori.

Cosa ha sbagliato l’Europa? A chi accusa l’Europa di essere interessata solo alla difesa delle banche cosa risponderebbe? E perché in tanti la percepiscono ancora troppo lontana?