Extrattività
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Benfei ha visitato il Kurdistan iracheno, incontrando i generali dei Peshmerga ed è stato nel campo rifugiati dall'ISIS di Arbat. Questo ha aumentato la consapevolezza della necessità di un impegno ancora più forte dell'Europa nel sostenere chi combatte in prima linea contro l'ISIS.
Nei confronti dell'UE è percepibile gratitudine per quanto già si sta facendo, ma anche tanta attesa e speranza che non va tradita.
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Un articolo di Benifei su l'Unità riguardo alla recente missione in Turchia nella quale, con altri colleghi, ha provato a visitare in carcere Selahattin Demirtaş, leader del partito curdo Peoples' Democratic Party - HDP. Agli eurodeputati è stato impedito di entrare e hanno denunciato, di fronte ai media di tutto il mondo lì presenti, la situazione di repressione e negazione di diritti in cui versa il paese.
Leggi qui l'articolo integrale.
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Benifei ha partecipato alla delegazione del Partito Socialista Europeo a Edirne, di fronte alla prigione dove è detenuto il leader curdo Demirtas. La delegazione non ha potuto accedere alla struttura di detenzione e, sia in quell'occasione, sia nella successiva visita ad Ankara, ha potuto constatare le gravi limitazioni di libertà e diritti imposte da Erdogan dopo il fallito golpe di luglio.
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Benifei è alla Camera dei Deputati per il lancio della mobilitazione per un "Piano Giovani Europeo", organizzata dal Partito Socialista Europeo, insieme alla collega deputata Anna Ascani, all'On Francesca Puglisi della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, al Vicesegretario del PSE Giacomo Filibeck e al Segretario nazionale dei Giovani Democratici Mattia Zunino. L'iniziativa coinvolge anche molte piazze italiane e chiede investimenti importanti per le giovani generazioni in lavoro, istruzione, cultura e politiche per l'infanzia.
"Dedicare risorse ai giovani è assolutamente necessario se vogliamo che l'Europa abbia un futuro"
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A questo link una lettera che Benifei ha inviato con altri parlamentari a Juncker, relativamente alla delicata questione di concessione dello status di economia di mercato alla Cina, visto che a dicembre scade il protocollo WTO che autorizza a considerare quel paese come economia non di mercato. "La situazione va affrontata seriamente e la proposta della Commissione è ancora insufficiente. Vogliamo una strategia di re-industrializzazione chiara, con strumenti di difesa commerciale moderni che garantiscano una competizione leale e il contrasto al dumping commerciale. Imprese e lavoratori europei vanno tutelati. La lettera è stata sottoscritta anche dalla European Trade Union Confederation, IndustriAll European Trade Union, AEGIS Europe, i rappresentanti del Comitato delle Regioni e della European Economic and Social Committee."