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Brando Benifei (Pd-S&D) ha ricevuto il premio di eurodeputato dell'anno dal prestigioso Parliament Magazine, per il lavoro da lui svolto nell'ambito delle politiche europee per l'occupazione e gli affari sociali.
Selezionato tra i finalisti per il terzo anno consecutivo, Benifei quest'anno è l'unico eurodeputato italiano ad aver ricevuto il riconoscimento, per il suo impegno nella lotta alla disoccupazione giovanile, lo sviluppo di nuove competenze in campo digitale, per i diritti delle persone con disabilità.
"Dedico il premio - ha dichiarato nel ritirarlo - a tutti i giovani che ancora oggi soffrono condizioni lavorative ingiuste, che sono sfruttati, che non vengono retribuiti per il lavoro svolto, purtroppo anche all'interno delle istituzioni europee. A questo proposito - aggiunge - stiamo portando avanti una campagna all'interno del Parlamento per denunciare la pratica dei tirocini non retribuiti, una situazione scandalosa a cui si deve assolutamente porre fine entro il termine di questa legislatura
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Il 31 gennaio, a Bruxelles, Benifei ha introdotto i lavori di un'iniziativa congiunta organizzata da lui e da Confindustria Digitale.
Tema del confronto è stato l'adeguamento delle norme sul diritto d'autore all'ambiente digitale per rendere competitiva l'economia europea e nazionale. "L'innovazione tecnologica ha sicuramente messo in discussione alcuni presupposti del diritto d'autore e reso più complicato remunerare i creatori di contenuti. Con interlocutori diversi, da Wikimedia Foundation all'Associazione Europea delle Biblioteche, abbiamo discusso di come valorizzare la creatività, bilanciando gli interessi ed evitando di bloccare l'innovazione, per uno sviluppo equilibrato del Mercato Unico Digitale e per mantenere la libertà della Rete".
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Si sono tenuti a Roma, il 20 e 21 gennaio, gli Stati Generali delle Politiche Giovanili, organizzati dal Forum Nazionale Giovani. Le giornate hanno visto confrontarsi moltissimi ragazzi da tutta Italia, che hanno portato visioni e proposte sulle questioni più vicine alle giovani generazioni: la partecipazione alla vita politica e sociale, la nuova organizzazione del lavoro, la formazione, un'Unione Europea più coesa che moltiplichi le opportunità per i giovani. "Personalmente ho partecipato al panel sulla cooperazione europea e internazionale, che ha indagato sulle opportune riforme istituzionali, sulla possibilità di integrare le politiche pubbliche europee e sulle azioni per aumentare il peso strategico dell'UE sul piano internazionale. Un confronto interessante che ha aiutato noi interlocutori istituzionali a focalizzare ulteriormente priorità e richieste dei giovani"
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Benifei ha elaborato quattro contributi su altrettante questioni importantissime per l'Europa e per l'Italia: lo stato delle politiche europee per l'occupazione con un focus sul lavoro autonomo in Europa e in Italia, il progetto locale Itaca come esempio di buon utilizzo dei fondi europei, le strategie e i fondi all'interno di Europa 2020 e, infine, l'impatto sull'Italia delle politiche europee per stimolare la domanda digitale. Trovate di seguito i link a ciascun contributo tematico:
- "Il lavoro autonomo in Europa e in Italia. Lo stato delle politiche europee per l'occupazione"
- "Presentazione del progetto locale Itaca"
- "Europa 2020. Strategia e fondi"
- "Le politiche europee per stimolare la domanda digitale"
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Benifei ha accolto oggi al Parlamento Europeo le scuole di Monterosso (SP) per accompagnarle in una visita didattica alle istituzioni comunitarie.
"Ho incontrato molto volentieri questi studenti nell'ambito di una visita al Parlamento Europeo che ho voluto contribuire a organizzare e che si inserisce in un ciclo di visite a istituzioni nazionali e comunitarie. Come in altri incontri con scolaresche, ho potuto osservare con speranza quanto interesse l'Europa e le sue istituzioni possano suscitare nelle giovani generazioni. Per questa ragione ritengo che sia importantissimo costruire occasioni come queste, in cui i ragazzi e le ragazze possano sperimentare sul campo il funzionamento delle istituzioni, capire come funziona un dibattito parlamentare, entrare fisicamente nei luoghi dove si prendono decisioni importantissime per la vita di ciascuno, ma che spesso sono percepiti come lontani e burocratici, soprattutto dai più giovani. Accompagnarli in questa scoperta e poter rispondere alle tante domande che mi hanno rivolto è stato molto stimolante e utile anche per me. Di questo voglio ringraziare l'amministrazione di Monterosso, che con questo percorso delle scuole nei luoghi della democrazia dimostra lungimiranza e capacità di investire su futuri cittadini attivi e consapevoli".